COMMENTO AI DATI DEL QUESTIONARIO

 

CONCLUSIONI

Successivamente alla elaborazione grafica dei dati, abbiamo proceduto ad un commento degli stessi.

Torna su

Il primo elemento di riflessione è consistito nel valutare il numero delle persone che avevano risposto al questionario: circa 800, per la precisione 799; ci è sembrato subito un campione piuttosto indicativo.

Torna su

Di questi 799 intervistati, 746 (il 93,4%) hanno risposto positivamente alla prima domanda, dunque a questo numero abbiamo poi fatto riferimento in seguito. Il rimanente 6,6%, che dichiara di non aver mai percorso la strada, è riconducibile di certo a studenti frequentanti o il nostro Istituto o l’Istituto professionale alberghiero, i quali possono accedere da altre vie alle scuole di appartenenza.

Torna su

In relazione alla seconda domanda, la percentuale più alta è rappresentata da coloro che percorrono la strada per venire a scuola: sono il 59,9%; un 8,3% è costituito da coloro che vi risiedono; complessivamente c’è un’utenza di 519 alunni (68,2%) che ogni giorno percorre con regolarità la strada.

Torna su

Il rimanente 31,8% che la attraversa solo occasionalmente è concentrato nella Scuola media "Martini" e nell’Istituto professionale alberghiero.

Torna su

I mezzi più usati sono l’autobus urbano (32,6) e l’automobile (30,2%); molti anche quelli che percorrono la strada a piedi (17,6%), mentre va in bicicletta per la via S. Pelajo il 10,2% dei ragazzi ed in motorino solo il 9,4%, concentrato per l’80% tra gli studenti delle due scuole superiori che sono situate lungo la strada in oggetto.

Torna su

Valutiamo adesso ciò che gli intervistati hanno detto sulla sicurezza della strada: emerge un dato interessante: il 77,3% ritiene non sicuro passare per via S. Pelajo: il 60,6% la giudica comunque rischiosa per i pedoni ed il 16,7% molto pericolosa in generale.

Torna su

Solo il 2,4% degli utenti la ritiene buona, ma va fatto notare che la metà di essi è costituita da allievi della Scuola Media "Martini", che possono comunque raggiungere la scuola, come già detto sopra, senza attraversare la strada.

Torna su

Da rilevare, comunque, che per il 16% la strada non costituisce un grosso pericolo; di questo il 58,8% sono alunni dei due istituti che si affacciano lungo di essa.

Torna su

Possiamo poi confrontare i dati che emergono dalla domanda precedente una volta che si confrontano con quelli della successiva.

Torna su

Qui le risposte tendono a concentrarsi per più dell’80% nelle caselle che comunque evidenziano problemi per la strada: la pericolosità per pedoni e ciclisti (87,4%), la ristrettezza della via dovuta alla presenza del corso d’acqua (75,2%), la scarsa visibilità per gli autoveicoli (43,2%), la scarsa illuminazione (38,3%).

Torna su

Premesso poi che per un 20,9% degli intervistati la strada si presenta comunque "normale" relativamente ad una sua presunta pericolosità, le percentuali sono ridotte quando si prendono in esame gli aspetti "positivi" che essa presenterebbe: complessivamente, solo il 9,8% la ritiene sicura per le auto; per l’11,4% dei ragazzi la strada è ampia e questo, tra i dati positivi, è quello più consistente.

Torna su

Venendo, da ultimo, alle proposte concrete per rendere la via più sicura, quella che ottiene più consensi riguarda l’eventuale allargamento della stessa; a suo favore si è espresso il 64,6% degli intervistati, ed è indicativo che la percentuale sia equamente distribuita tra tutte e quattro le scuole oggetto dell’indagine, segno che i ragazzi vivono tutti in prima persona il problema, anche coloro che potrebbero essere coinvolti in maniera più indiretta.

Torna su

Al secondo posto tra le proposte c’è quella di costruire un marciapiede per rendere più sicura la percorribilità dei pedoni: è una soluzione che piace a più della metà degli intervistati (55,5%), percentualmente distribuiti in modo equo tra le varie scuole.

Torna su 

Anche l’idea di realizzare una pista ciclabile non dispiace: è favorevole il 35,3% dei ragazzi ed anche qui c’è da riscontrare una certa omogeneità di distribuzione tra le quattro scuole che sono state oggetto della nostra indagine.

Torna su

Seguono, in ordine, il tombinamento del fossato (31,1%), il potenziamento dell’illuminazione (28,4%), il divieto di transito per i mezzi pesanti (23,6%), le misure preventive per la riduzione della velocità (22,1),in particolare con la presenza di rallentatori (21%) l’introduzione del senso unico per la strada (9,8%) e, da ultimo la possibilità di dotare la strada di catarifrangenti (8,6%).

Torna su

Che dire di questi dati?

A noi sembra che i numeri facciano emergere in maniera evidente come il problema sia sentito da parte di tutti.

Ci auguriamo che questo lavoro sia servito non solo ad accrescere la nostra sensibilità ma anche a farci ascoltare dai nostri Amministratori!

Torna su


Home | lavori delle classi | documentazione | cooperazione in rete